Parole

Che cos'é la santità
Registrazione audio di una testimonianza rivolta ad un gruppo di giovani della parrocchia

Come alcuni di voi hanno detto c'è l'imperfezione nel mondo, come in tutte le cose, e l'uomo in generale tende a sbagliare. Ma Gesù ci chiama ad essere fuori dal mondo, cioè santi, distaccati. Ed è proprio questo: fuori dal mondo, cioè fuori da una mentalità che in un modo o nell'altro viene per istinto proprio umano (…).
Molti santi erano santi in vita, non c'è scritto da nessuna parte che uno è un santo solo quando muore, anzi. Uno prega, come diceva anche la Meggy giustamente, però poi in un certo senso la vita è un'opportunità per questo: per vivere dopo una cosa piena. Parlando di questo mi viene da pensare, e condivido un po’ le mie ultime esperienze, di quello che mi è successo quest'anno, che si collega un po’ a queste paure. Il fatto di essere malato, quindi di considerare i propri piani un po’ tutti scombinati, almeno a me, ha fatto pensare. A me in particolare sono successe un sacco di cose e uno si chiede se Dio c’è in tutto questo, perché non sembra che ci sia un grande aiuto in tutto ciò. Quindi uno si fa un sacco di progetti su quello che è Dio, su quello che Dio ha pensato per lui, che in realtà è quello che uno ha pensato per se stesso. In un certo senso è una falsa vita che una persona immagina per sé e quindi, immaginandosi questa falsa felicità, uno è come se cancellasse Dio. Di fatto Dio è quello che io penso e quindi mi paragono io stesso a Dio.
Mentre, in realtà, e io parto proprio dalla mia esperienza, la sofferenza in un modo o nell'altro ti obbliga a chiederti se Dio c’è o no, se sei per lo meno credente. Ponendoti questa domanda vedi che ci sono degli altri disegni, in un modo o nell'altro le cose non dipendono da te (in un certo senso). Il fatto che faccia delle cose che voglio realizzare nella vita in un certo modo, che faccia dei progetti, fa già parte di un disegno di Dio, indipendentemente dal riuscire a realizzarli o meno.
"Annunciare", io testimonio questo Suo messaggio: di una vita più piena, di una vita oltre a quella terrena. Non esiste una persona felice, o meglio esiste, ma non è felice per le cose del mondo, è felice perché ha scoperto che c'è qualcosa dopo. Anch'io mi trovo in questa situazione qui: di essere felice per un obiettivo della mia vita che può essere testimoniare la mia vita, che può essere quello di riflettere sulla mia vita e, come stasera, sull’idea di santità.

Cristian - 3 Ottobre 2014

Preghiera dei fedeli

Oggi, solennità di Tutti i santi, condivido con voi e con il Signore una preghiera che è più un ringraziamento. In quest'anno di grande paura ho incontrato e conosciuto molte persone in ospedale, in particolare molti piccoli amici a Milano che vivono situazioni di salute e famigliari che in pochi qui possono immaginare. Questi piccoli amici hanno insegnato e insegnano ogni giorno a me e agli altri ragazzi della pediatria, che sono regolarmente i più lamentosi, ad affrontare la vita con il sorriso qualunque cosa accada.


Sono sincero quando vi dico che non ho mai toccato una felicità ed una gioia così autentiche. Bambini malati, morenti, che sorridono. Ringrazio il Signore per avermi dato modo di entrarvi in relazione, anche solo per condividerne le sofferenze.

Chiediamo allora a Dio di trovare noi il coraggio di giocarci nelle relazioni che viviamo durante la settimana perché anche la nostra gioia di cristiani sia un fertilizzante per chi incontriamo.


Per questo preghiamo.

Cristian - 1 Novembre 2014

Lettera al Movimento Familiaris Consortio

Ciao a tutti! Sono Cristian Maffei, ho 23 anni, faccio parte del MovGiovani e di un Laboratorio di Comunità per ora senza nome…e da diversi mesi combatto contro la mia malattia, un tumore cerebrale di tipo pediatrico. Ieri ho avuto un consulto con i medici di Milano presso cui sono in cura. Semplificando tutti i dettagli clinici, dall'ultima risonanza risulta una nuova massa tumorale superficiale nella stessa zona del cervello precedentemente operata (una recidiva in pratica). E così hanno valutato, insieme al neurochirurgo che mi operò a gennaio a Reggio, di procedere con un nuovo intervento, simile al precedente ma probabilmente meno rischioso (si spera…) a cui seguirà un ciclo di radio e chemioterapia.

Se non ci sono complicazioni, l’intervento è programmato per metà dicembre… e spero proprio di non dover anticipare, perché l’11 dicembre è fissata la mia data di laurea !!! -)-)


Le prove di tutti questi mesi mi hanno messo davanti con forza tanti interrogativi sul significato della vita, sui progetti che il Signore ha su di me. Mi sento molto vicino a Lui. Ci tengo particolarmente a condividere con voi un'intenzione di preghiera, affinché questa mia sofferenza possa aiutare altri ad interrogarsi sulla preziosità del dono della vita, di ogni singolo giorno, in modo da rispondere con prontezza ed entusiasmo alla chiamata del Signore e non rimanere nel “sonno”.


Rimaniamo vicini nella preghiera.

Che il Signore ci accompagni sempre!

Cristian - 5 Dicembre 2014

Ringraziamenti Laurea